Chiara Elefante. Traduzione e paratesto

Bologna, Bononia University Press, Coll. “Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture”, 2012, pp. 190. ISBN 978-88-7395-786-7

Nel suo imprescindibile saggio Seuils (1987) Gérard Genette ha analizzato il ruolo che il paratesto può avere nell'influenzare la ricezione del testo letterario, nell'orientarne l'interpretazione. In quanto luogo per eccellenza della dimensione pragmatica, il paratesto è dunque uno spazio che il traduttore, e chiunque rifletta sul processo traduttivo, non può esimersi dal considerare. Seguendo le scelte degli editori rispetto ad alcuni elementi paratestuali e studiando il ruolo che il traduttore può assumere all'interno degli stessi, si possono infatti avanzare interessanti considerazioni su come evolvano la riflessione teorica e la pratica traduttiva, e su come possa cambiare altresì l'atteggiamento di chi legge testi in traduzione. A partire da un corpus di duecento testi di narrativa francesi e francofoni, il presente studio analizza gli spazi peritestuali della collana, del titolo, delle note alla traduzione, delle note a piè di pagina, dei glossari, e infine della quarta di copertina, per sottolineare la mediazione profonda tra il traduttore e il mondo editoriale, e capire quali siano i luoghi attualmente deputati a dar voce al traduttore affinché racconti al lettore qualcosa del suo atto di parola

Posted by The Editors on 16th Feb 2013
in New Publications

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