Guida completa a OmegaT(2.5): tecniche, trucchi e consigli per traduttori e project manager

Guida completa a OmegaT: tecniche, trucchi e consigli per traduttori e project manager

Marco Cevoli e Sergio Alasia, (2012)

Qabiria, 2012 [http://www.qabiria.com/guida-omegat]

Reviewed by: Claudia Lecci

I sistemi di traduzione assistita o sistemi CAT (Computer Assisted Translation) si basano sul recupero di traduzioni già svolte salvate all’interno di una memoria di traduzione e sul recupero di equivalenti terminologici già individuati salvati all’interno di un database terminologico. Un sistema CAT integra il lavoro del traduttore attraverso una serie di componenti che si interfacciano tra di loro, vale a dire una memoria di traduzione, un database terminologico ed un editor di testo in cui si svolge la traduzione e si consultano le risorse a propria disposizione.

La traduzione assistita vede la sua affermazione a partire dai primi anni ’90, periodo in cui alcune tra le maggiori software house attualmente più diffuse iniziano a commercializzare le prime versioni dei software CAT. I primi software che appaiono sul mercato sono tutti proprietari, cioè strumenti a pagamento con una serie di restrizioni di utilizzo e diffusione. Il più diffuso tra i software proprietari è attualmente SDL Trados. In contrapposizione ai software proprietari, si sviluppano nel corso degli anni i software open source, strumenti che mettono a disposizione il codice sorgente in modo che il software possa essere liberamente condiviso ed eventualmente anche modificato da una comunità di utenti.

Tra gli strumenti open source presenti oggi sul mercato, OmegaT è sicuramente il più diffuso e quello che ottiene una maggiore approvazione da parte degli utenti di software CAT. OmegaT nasce nel 2001 e nel febbraio 2011 festeggia il suo decimo anniversario. Nello stesso anno esce la versione 2.5.0, quella presa in considerazione nel manuale “Guida completa a OmegaT: tecniche, trucchi e consigli per traduttori e project manager”.

Il manuale è una vera e propria guida all’uso del software CAT open source OmegaT. Gli autori, Marco Cevoli e Sergio Alasia, fondano nel 2007 Qabiria, azienda di traduzione, consulenza e formazione, dedita, tra le altre cose, anche all’ideazione e allo sviluppo di nuovi prodotti e alla pubblicazione di numerosi articoli specificamente scritti per esperti di servizi linguistici e ricchi di consigli, best practises e recensioni su strumenti utili alla professione del traduttore.

Il manuale contiene cinque capitoli e un’appendice. Nel primo capitolo viene affrontato il concetto di traduzione assistita e viene fornito un quadro sui vantaggi e sui limiti che derivano dall’uso degli strumenti CAT. Gli autori forniscono anche una panoramica sui principali strumenti commerciali e open source attualmente sul mercato e illustrano nel dettaglio il significato di open source. I due autori riflettono inoltre sulla scelta che dovrebbe fare un traduttore quando si approccia ad uno strumento CAT: è necessario acquistare un software CAT commerciale oppure basta scaricare un software open source? Il costo dei software commerciali è giustificato da prestazioni più elevate e funzionalità più avanzate oppure no? In caso affermativo, sono davvero indispensabili per il traduttore tutte le funzionalità offerte? La risposta data dagli autori è indubbiamente a favore dei software open source. Effettivamente, nell’ottica del traduttore, la scelta di un software open source può essere quella più adatta alle sue esigenze, ma probabilmente non vale lo stesso principio per i project manager, che utilizzano invece più di frequente alcune delle funzionalità avanzate (in alcuni casi specifiche per il project management) disponibili solo nei software commerciali.

Nel secondo capitolo vengono presentati i potenziali scenari d’uso del software e viene descritta nel dettaglio l’interfaccia (i menù, le barre degli strumenti e le scorciatoie da tastiera applicabili).

Il terzo capitolo guida l’utente in modo molto chiaro ed esaustivo al download del software e alla scelta della versione giusta rispetto al proprio sistema operativo, ai requisiti di sistema del programma ed alle preferenze dell’utente stesso. Vengono inoltre citati altri quattro programmi nati sfruttando il codice di OmegaT, cioè: OmegaT+, Autshumato ITE, Benten e Boltran. L’intento degli autori è quello di informare gli utenti dell’esistenza di questi quattro “derivati” per evitare che vengano indotti in errore in fase di download del software.
   
Il quarto è un capitolo molto ampio, che possiamo idealmente suddividere in quattro parti: nella prima parte l’utente viene guidato passo per passo all’impostazione del suo ambiente di lavoro personalizzato, alla creazione di un progetto di traduzione (con una parentesi sui tipi di file supportati), all’analisi delle statistiche relative al progetto (utili per la stesura di preventivi), all’impostazione della memoria di traduzione, dei glossari/dizionari e del correttore ortografico, fino ad arrivare alla traduzione di un documento. Vengono poi presentati nel dettaglio il flusso di traduzione standard e i vari flussi di lavoro specifici per i vari formati supportati. Nella seconda parte del capitolo gli autori si concentrano invece sul processo di revisione di uno o più documenti, tradotti anche con altri sistemi CAT, illustrando i vari approcci possibili anche sulla base della “provenienza” del file tradotto. Nella terza parte del capitolo, viene affrontato il tema del controllo della qualità di un testo tradotto, intendendo per controllo della qualità la fase di verifica automatica di eventuali errori formali presenti nel testo (segmenti non tradotti, doppi spazi, parole ripetute, ecc). OmegaT non dispone di funzionalità di controllo della qualità, per cui si appoggia a strumenti esterni presenti sul mercato, alcuni integrabili in OmegaT, altri utilizzabili al di fuori del programma. Infine, nell’ultima parte, vengono illustrate le varie tipologie di ricerca effettuabili all’interno del software: all’interno del testo di partenza, del testo di arrivo, della memoria di traduzione, e poi anche ricerche esatte, per parola chiave, mediante espressioni regolari, ecc.

Nel quinto ed ultimo capitolo vengono presentati alcuni aspetti meno conosciuti e più avanzati di OmegaT, che prevedono anche l’uso del software congiuntamente con altri strumenti di traduzione gratuiti e open source, con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni e di integrare le funzionalità non ancora offerte da OmegaT (ad esempio l’integrazione con TynyTM, progetto open source, per offrire la possibilità di connettersi ad un server remoto di memorie di traduzione). Gli autori si concentrano poi sulla localizzazione web, sulla personalizzazione delle impostazioni avanzate e sulla manutenzione di memorie di traduzione e di glossari.

Il quinto capitolo è seguito da un’appendice molto utile divisa in quattro sezioni. Nella prima gli autori suggeriscono le varie modalità con le quali gli utenti possono contribuire all’avanzamento del progetto OmegaT; nella seconda sono raccolte una serie di domande frequenti (FAQ) poste dagli utenti alle quali vengono date risposte sintetiche, ma chiare; nella terza vengono forniti i codici per la rappresentazione delle lingue sulla base degli standard ISO; nella quarta sezione vengono forniti due elenchi di stopword (parole funzionali) da usare per filtrare i risultati dei dizionari impostati in OmegaT.

Il manuale “Guida completa a OmegaT: tecniche, trucchi e consigli per traduttori e project manager” è un testo tecnico e quindi, come in tutti i testi tecnici, gli autori hanno stabilito delle convenzioni terminologiche e tipografiche, mirate a standardizzarne il più possibile la forma e a renderne più agibile e pratica la consultazione. Tra queste, da sottolineare la presenza di alcuni paragrafi isolati dal testo e contrassegnati come “Nota”, “Suggerimento” o “Avvertenza” che contengono rispettivamente approfondimenti, consigli pratici e problemi noti con suggerimenti per risolverli.

Il libro è scritto in modo chiaro, il linguaggio usato è alla portata di tutti e, dal punto di vista dei contenuti, il volume può essere consigliato sia ad un utente base che ad un utente avanzato. La sua struttura permette, infatti, sia una consultazione strutturata, che parte dall’inizio ed arriva alla fine, utile per un neofita che si avvicini per la prima volta al software, sia una consultazione libera che asseconda le necessità di un utente che abbia già dimestichezza con lo strumento e voglia accedere in modo mirato a informazioni puntuali su un argomento specifico.
 

©inTRAlinea & Claudia Lecci (2012).
[Review] "Guida completa a OmegaT(2.5): tecniche, trucchi e consigli per traduttori e project manager", inTRAlinea Vol. 14
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Stable URL: https://www.intralinea.org/reviews/item/1861

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