Jana Hensel: Zonenkinder. I figli della Germania scomparsa. Milano: Mimesis 2009. A cura di Karin Bi

È uscita la traduzione di Zonenkinder, uno dei testi più discussi sugli effetti psicologici e sociali della caduta del Muro

Berlino, 9 novembre 1989: cade il muro che per 28 anni ha tagliato in due la città. L'apertura della frontiera tra le due Germanie, uno dei confini più sorvegliati al mondo, segna la fine di un'epoca. Per la Germania comunista, invece, segna l'inizio della fine: esautorato il regime, prende il via una serie di cambiamenti che porteranno alla riunificazione con la Germania occidentale il 3 ottobre 1990 e alla scomparsa dello stato dalle carte geografiche. Un intero mondo di valori culturali e materiali cancellato a tappe forzate: la vita, il pensiero e lo stesso modo di esprimersi dei tedeschi dell'Est ne risulteranno stravolti. Come lo vissero i diretti interessati? "Zonenkinder". I figli della Germania scomparsa ci dà una risposta. È la testimonianza di una generazione che nel 1989 ha sperimentato al tempo stesso la fine di uno stato e della propria adolescenza. Osservatrice e assieme protagonista dei fatti narrati, l'autrice rende conto in queste pagine di uno shock culturale vissuto da milioni di persone. Jana Hensel è nata nel 1976 nei pressi di Lipsia; attualmente vive e lavora a Berlino. Con Zonenkinder (2002), suo esordio letterario, ha suscitato scalpore e accesi dibattiti. Nel 2008 è uscito "Neue deutsche Mädchen", altro testo autobiografico-generazionale, scritto a quattro mani con Elisabeth Raether. Questa è la prima traduzione italiana di una sua opera.

Posted by Marco Castellari on 27th May 2009
in New Publications

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