Manuale di terminologia. Aspetti teorici, metodologici e applicativi

Marella Magris, Maria Teresa Musacchio, Lorenza Rega, Federica Scarpa (a cura di) (2002)

Hoepli editore, Milano pp. 205, € 17,56

Reviewed by: Nicolina Pomilio

Il manuale di terminologia curato da M. Magris, M. T. Musacchio, L. Rega e F. Scarpa costituisce la prima raccolta sistematica in lingua italiana di contributi riguardanti gli aspetti teorici, metodologici e pratici di tale disciplina. Se l’interesse e le ricerche in tale settore sono notevolmente aumentati, soprattutto nelle scuole per la formazione degli interpreti e traduttori, mancava invece una pubblicazione sul lavoro terminologico in cui fossero condensate non solo le conoscenze e le riflessioni teoriche, ma anche gli aspetti pratici indispensabili per coloro che iniziano a svolgere ricerche in tale settore oppure intendono costituire delle piccole banche terminologiche. Infatti questi due aspetti del testo, nato anche dall’esperienza della messa in rete della banca terminologica TERMit della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) di Trieste e alla cui realizzazione, come si afferma nell’Introduzione, hanno contribuito i laureandi della suddetta scuola, sono sottolineati dalle curatrici nell’Introduzione: "Il manuale nasce dunque anche per offrire ai nostri studenti uno strumento aggiornato di consultazione che li aiuti a costruire solide basi teoriche, come pure a risolvere i problemi concreti che ogni indagine terminografica inevitabilmente solleva".

Proprio per rispondere al duplice obiettivo di favorire la riflessione teorica e di affrontare al contempo i problemi concreti, nel testo sono raccolti alcuni contributi di carattere teorico (F. Crevatin, Terminologia, traduzione e cultura; S. Soglia, Origine, sviluppo e tendenze della terminologia moderna; F. Scarpa, Terminologia e lingue speciali; L. Rega, Il termine in un’ottica terminologica plurilingue; K. Ahmad, Come nascono i termini: zeri, comportamenti e nuclei) e altri, sempre di approfondimento teorico, ma più orientati alla redazione di una scheda terminologica (S. Coluccia, La definizione in terminologia e terminografia; B. E. Antia, Il termine: contesto definitorio e contesto d’uso; F. Mayer, Sinonimia ed equivalenza; M.T. Musacchio, I tecnicismi collaterali; M. Magris, Le relazioni concettuali; C. Cortesi, Problemi di visualizzazione). Nella prima parte del volume, costituita da contributi che introducono allo studio della terminologia, si analizzano: le caratteristiche delle diverse scuole di terminologia e gli orientamenti attuali (S. Soglia, Origine, sviluppo e tendenze della terminologia moderna), la definizione del concetto di "lingua speciale" e le caratteristiche specifiche dei termini (F. Scarpa, Terminologia e lingue speciali), la problematicità dell’identificazione del termine e della sua definizione (L. Rega, Il termine in un’ottica terminologica plurilingue). I contributi successivi sono maggiormente orientati a fornire degli elementi di riflessione per la realizzazione di schede terminologiche. Coluccia si sofferma sull’elaborazione della definizione (S. Coluccia, La definizione in terminologia e terminografia), mentre Mayer approfondisce la distinzione tra sinonimia ed equivalenza e la loro rilevanza nella strutturazione della terminologia bilingue o plurilingue (F. Mayer, Sinonimia ed equivalenza).

Nel suo contributo, Musacchio prende in esame l’individuazione e l’analisi dei diversi tipi di fraseologia, rilevandone le affinità con i termini per un eventuale inserimento nelle schede terminologiche (M. T. Musacchio, I tecnicismi collaterali). Magris tenta di definire i diversi tipi di relazione esistenti tra i concetti e perciò tra i termini che li designano all’interno di un particolare dominio, poiché l’esatta individuazione di tali rapporti consente l’elaborazione di raffigurazioni in reti che rendono tali relazioni di più immediata comprensione. (M. Magris, Le relazioni concettuali). Solo nell’ultimo contributo è affrontato un tema che avrebbe meritato maggiore attenzione: l’enorme apporto che attualmente il computer può fornire alle ricerche terminologiche e all’attività terminografica. Cortesi fornisce una descrizione della strutturazione di una scheda terminologica con i diversi campi accennando ad alcune delle nuove possibilità offerte alle banche dati, da un lato dall’inserimento dei rinvii ipertestuali e dall’altra dall’introduzione dei materiali multimediali (immagini, suoni e video) (C. Cortesi, Problemi di visualizzazione). Il testo fornisce sicuramente elementi di riflessione e conoscenze indispensabili per affrontare lo studio della terminologia, ma per risultare davvero un utile strumento di lavoro per gli studenti che intendono costituire delle banche terminologiche o che consultano le banche terminologiche esistenti, si sarebbe dovuto consacrare più attenzione, per esempio, alla fase iniziale del lavoro terminologico (costituzione del corpus per la selezione dei termini, criteri per la selezione dei termini...) o alle caratteristiche delle singole banche terminologiche e alla loro vocazione.

Questi ultimi elementi costituiscono infatti delle informazioni essenziali per i traduttori che fanno ricorso in modo incessante alla suddette banche. Tuttavia, tale obiettivo non è perseguito dalle curatrici del testo, la cui impostazione è di tipo prettamente teorico, come viene precisato nell’Introduzione: "Sebbene l’applicazione pratica delle informazioni fornite in alcune sezioni di questi capitoli [4-11]* possa sembrare più immediata di quella dei capitoli precedenti, non va dimenticato che anche qui gli esempi concreti servono a illustrare punti che sono innanzitutto di carattere generale e rimandano al dibattito teorico nell’ambito della terminologia".

* N.d.R.

©inTRAlinea & Nicolina Pomilio (2003).
[Review] "Manuale di terminologia. Aspetti teorici, metodologici e applicativi", inTRAlinea Vol. 6
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Stable URL: https://www.intralinea.org/reviews/item/1068

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